Cloruro Ferrico

Il Cloruro Ferrico è il sale di ferro dell’acido cloridrico che a temperatura ambiente si presenta come un composto solido di colore giallo. È un composto molto nocivo ed irritante, la sua azione è tale da corrodere la maggior parte dei metalli. I suoi utilizzi vertono principalmente come reagente nel trattamento delle acque sia potabili che reflue con agente flocculante.

Formati Disponibili

  • Fusto da 30 kg

  • Cisternetta da 1000 lt

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Cloruro Ferrico in soluzione

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Cloruro Ferrico

Cosa è il Cloruro Ferrico?

Il cloruro ferrico, anche detto Tricloruro ferrico o Percloruro ferrico, è un sale binario dell’acido cloridrico avente formula chimica FeCl3.

In natura lo troviamo tra i prodotti ricavati dall’attività vulcanica come la kremersite e la molisite.

Il cloruro ferrico esiste sia nella forma anidra FeCl3 che in varie forme idrate, tra le quali la più importante è quella esaidrata.

È un sale dalla caratteristica deliquescente, essendo fortemente igroscopico è in grado di assorbire una quantità elevata di acqua dall’atmosfera in modo tale da dare luogo ad una sostanza capace di continuare ad assorbire acqua fino a che, diluendosi, la sua pressione di vapore si equalizzi a quella dell’ambiente in cui esso si trova.

Costituisce uno dei principali reagenti utilizzati per il trattamento di depurazione di acque di scarico e di produzione di quella potabile.

Caratteristiche e proprietà del Cloruro Ferrico

Il cloruro ferrico si presenta, a temperatura ambiente, come un solido dal colore giallo-bruno dall’odore caratteristico di cloro, fortemente solubile in acqua.

Si identifica come un composto nocivo in grado di corrodere i metalli, per questo motivo è necessario utilizzare tutti i dispositivi di sicurezza e maneggiarlo con cura.

Ha una massa molecolare di 162,204 u e la sua solubilità in acqua è di 920 g/L a 20 °C.

Raggiunge il suo punto di fusione a 306°C, mentre quello di ebollizione a 315°C.

Per la preparazione del cloruro ferrico si è soliti scogliere la limatura di ferro nell’acido cloridrico, facendo poi ossidare la soluzione di cloruro ferroso ottenuta con cloro o acido nitrico e facendola successivamente evaporare.

Industrialmente il cloruro ferrico si prepara per clorurazione del ferro ma questa operazione appare assai complessa in quanto i vapori di questo tipo di cloruro attaccano i metalli e quindi risulta indispensabile utilizzare apparecchi in lamiera internamente rivestiti da materiale ceramico così da essere più resistenti agli acidi.

Utilizzo e campi d’impiego del Cloruro Ferrico

Il cloruro ferrico si trova in commercio sotto forma di sostanza liquida dal colore giallo-bruno oppure nella sua forma di sale idrato in cristalli giallastri.

È un composto impiegato in diversi settori tra i quali troviamo:

Settore Idrico – Depurazione Acque

Negli impianti idrici il cloruro ferrico viene spesso impiegato per le sue proprietà di reagente che permettono la facile depurazione delle acque reflue e industriali e, di conseguenza, per la produzione di acqua potabile. In entrambi i processi viene sfruttata la formazione dei sali insolubili. È anche impiegato nella preparazione delle acque di alimentazione delle caldaie.

Uso Industriale / Chimico

Il cloruro ferrico viene usato come mordente in tintoria e nella lavorazione dei bitumi. Inoltre può essere impiegato nei laboratori chimici per la produzione di molti altri composti ferrici e come agente clorurante per metalli come l’argento e il rame e anche per composti organici.

Uso Agricolo

In agricoltura il cloruro ferrico può essere un valido aiuto per medicare la clorosi ferrica che è solita colpire le foglie delle piante che non riescono a formare abbastanza clorofilla.

Industria Elettronica

Date le sue forti capacità corrosive, il cloruro ferrico viene usato in elettronica per l’incisione di circuiti stampati su rame.

Campo Medico

In medicina si usa molto spesso nella sua forma idrata come emostatico e nelle analisi chimiche come catalizzatore e ossidante.

Curiosità sul Cloruro Ferrico

  • Le prime notizie sul cloruro ferrico, risalirebbero all’alchimista Geber, che nella sua Summa perfectionis, racconta di essere riuscito a produrre il cloruro ferrico sublimando il vetriolo.
  • Il cloruro ferrico è un agente nocivo, altamente corrosivo e quando anidro costituisce un potente agente disidratante. Sebbene si registrino raramente casi di avvelenamento, l’ingestione di cloruro ferrico può avere gravi conseguenze.
  • Se posto a contatto con la pelle, il cloruro ferrico, può provocare gravi ustioni, e seri danni anche agli occhi.
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