Acido Cloridrico

Acido cloridrico

L’Acido Cloridrico (HCl) è un acido minerale forte, usato molto comunemente nell’industria come reagente. Questo composto si scioglie facilmente in acqua, ed è comunemente venduto sotto forma di soluzione acquosa in svariate concentrazioni. Per uso civile, domestico, viene venduto al 10% ed è comunemente chiamato acido muriatico. Per altri utilizzi invece si trova facilmente al 30-33%. Tra i suoi impieghi più comuni troviamo la produzione di composti organici, la rigenerazione di scambiatori di ioni, neutralizzazione e controllo del PH, decapaggio di acciaio, pulizie e tanto altro ancora.

Formati Disponibili

  • Fusto da 30 kg

  • Cisterna da 1000 lt

Acido Cloridrico

Cosa è l’Acido Cloridrico?

L’acido cloridrico è un idracido di formula HCl, composto da cloro e idrogeno.

Essendo comunemente utilizzato in soluzioni acquose, spesso il nome di acido cloridrico si riferisce a queste specifiche soluzioni, mentre per HCl anidro viene usato il nome cloruro di idrogeno.

In natura è possibile trovarlo, anche se in piccole quantità, in diverse emanazioni vulcaniche e come costituente del succo gastrico dei mammiferi.

È un acido minerale forte che si ionizza completamente in soluzione acquosa. Ogni sua molecola, una volta dissociata, libera un solo ione idrogeno, ed è il principale costituente del succo gastrico, oltre a essere un reagente comunemente usato nell’industria.

Caratteristiche e proprietà dell’Acido Cloridrico

L’acido cloridrico è un gas incolore, tossico e corrosivo; il suo stato di vapore viene raggiunto alla temperatura di 21°C.

Dall’odore abbastanza pungente, si scioglie facilmente in:

  • acqua (nella proporzione di 450 vol. di acido per uno di acqua a 18 °C),
  • alcol,
  • etere,
  • benzene,
  • altri composti organici.

A pressione atmosferica raggiunge il suo stato liquido a −85 °C, divenendo trasparente, incolore, e mobile, mentre solidifica a −114,2 °C.

In base alla disponibilità dei reagenti, alla necessità dei sottoprodotti o delle esigenze sulla purezza di HCl, vengono sfruttate differenti metodologie per la produzione dell’acido cloridrico.

Tra queste, le più importanti sono:

  • recupero dall’industria organica;
  • reazione di spostamento di NaCl con acido solforico;
  • processo Hargreaves, una variante del precedente;
  • sintesi diretta dagli elementi.

L’acido cloridrico ha una elevata solubilità in acqua:

  • a 0 °C un litro d’acqua scioglie fino a 525 litri di HCl gassoso, pari a 825 grammi.
  • A temperatura ambiente (20 °C) la solubilità è inferiore, 485 g/litro (pari al 40,4%). La densità di tale soluzione è circa 1,200 g/cm³.

Utilizzo e campi d’impiego dell’acido cloridrico

L’acido cloridrico essendo un acido inorganico forte lo troviamo spesso impiegato in svariati campi, infatti se ne distinguono differenti usi:

Uso Agricolo

In agricoltura viene spesso utilizzato per correggere il pH durante l’irrigazione a ciclo chiuso.

Uso Industriale

Nelle industrie viene impiegato molto spesso nella produzione del cloroprene, ossia una gomma sintetica, di materie plastiche come il cloruro di vinile e di cloruri metallici.

Settore chimico

L’acido cloridrico è anche un reagente importante nell’analisi chimica. In analisi consente il riconoscimento della presenza degli ioni di argento, piombo e mercurio. È il più usato titolante per le misure di alcalinità.

Industria Alimentare

In ambito alimentare viene usato come additivo alimentare classificato con la denominazione di E507. Rigorosamente utilizzato in qualità extra-pura, lo troviamo in prodotti come l’aspartame, il fruttosio, l’acido citrico, la lisina, le proteine idrolizzate e la gelatina.

Uso Domestico

In ambito domestico è facile trovarne uso per la pulizia degli ambienti giornalmente vissuti. Infatti viene utilizzato per l’eliminazione di residui calcarei in servizi igienici, pavimenti e pietre (tranne per i marmi e per le pietre calcaree poiché le rovina irrimediabilmente).

Edilizia

Nei cantieri edili, l’acido cloridrico è un agente molto utilizzato, specialmente al termine delle lavorazioni. Il suo uso infatti è relativo alla pulitura dopo la posa di pavimenti (resistenti agli acidi) per eliminare tracce di cemento e stucco, oppure per la pulitura dei metalli (ad esempio ringhiere) da residui di calcinacci.

Curiosità sull’acido cloridrico

  • La produzione di acido cloridrico è stimata attualmente intorno a 20 milioni di tonnellate annue.
  • Al nome di “acido muriatico” corrisponde una soluzione di HCl a concentrazione 10%, spesso di colore giallo per via della presenza di ioni di ferro.
  • Deve sempre e comunque essere utilizzato da solo e mai mescolato con altre sostanze con le quali potrebbe reagire producendo sostanze molto nocive; il caso più frequente è l’avvelenamento da cloro causato dal mescolamento di acido muriatico con la varechina.
  • Ad elevate concentrazioni, L’acido cloridrico forma dei vapori acidi.
  • Quando l’acido cloridrico è mescolato con prodotti chimici ossidanti, viene prodotto il cloro, gas estremamente tossico.
  • Non bisogna mai versare acqua nell’acido per evitare schizzi acidi, ma sempre versare l’acido nell’acqua. In laboratorio si raccomanda di portare occhiali protettivi, un camice abbottonato, guanti di sicurezza e stivali in gomma.
  • Nel caso in cui venga a contatto con pelle o occhi, è necessario immergere immediatamente e completamente la parte che è venuta a contatto con l’acido cloridrico in acqua abbondante.